Panorama storico 2 - ELF
- Il problema della possibile cancerogenicità del campo magnetico
a frequenza industriale è stato sollevato nel 1979 con la
pubblicazione, sull'American Journal of Epidemiology, dell'articolo
Electrical wiring configurations and childhood cancer di
Nancy Wertheimer e Ed Leeper. In esso, per la prima volta, si avanzava
l'ipotesi della possibile esistenza di una associazione tra la residenza
nei pressi di grandi elettrodotti e l'insorgere di gravi patologie
infantili, come la leucemia.
- La questione è rimasta per un po' di tempo
quiescente, poi sono cominciati a circolare i risultati di numerosissime
indagini di verifica, molte delle quali positive (cioè confermanti
l'associazione) altre, ma un po' meno numerose, negative.
- Nel giugno 2001 lo IARC, tirando le fila di quasi un quarto di secolo
di controversi studi epidemiologici, ha classificato il campo magnetico
a bassissima frequenza come possibly carcinogenic to
humans (Group 2B).
- La posizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
resta comunque quella di ritenere che la consistenza dei risultati
epidemiologici non sia tale da suggerire una revisione dei
limiti di sicurezza vigenti e che quindi la situazione di rischio
ipotetico evidenziata dallo IARC vada affrontata con strumenti
diversi dalla definizione di valori limite più restrittivi.
Questi strumenti vanno sotto il nome comune di politiche
cautelative.
- In generale, le politiche cautelative prese in considerazione dal
WHO comprendono:
- Il principio di precauzione. Si tratta di una politica
di gestione del rischio che viene applicata in circostanze
caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica
e riflette la necessità di intervenire nei confronti di un rischio
potenzialmente grave senza attendere i risultati della ricerca
scientifica. Le modalità di applicazione sono precisate da una
serie di criteri stabiliti dalla Commissione Europea nel febbraio 2000.
Questi criteri, secondo il parere di molti, rendono inappropriato l'impiego
del principio di precauzione nel caso dei campi elettromagnetici.
- La prudent avoidance. Nel caso dei campi elettromagnetici, si
tratta dell'adozione di provvedimenti semplici, facilmente raggiungibili
ed a basso costo, per ridurre l'esposizione a campi elettromagnetici
anche in assenza di rischi dimostrabili. La prudenza deve quindi
essere intesa come prendere misure per ridurre o evitare le esposizioni
laddove ciò comporti costi modesti. In tale ottica, essa
risulta più facilmente adottabile per le nuove realizzazioni
piuttosto che per i risanamenti.
- Il principio ALARA. Acronimo dell'inglese As Low As
Reasonably Achievable. Si tratta di una politica atta a minimizzare
i rischi, mantenendo l'esposizione ai livelli più bassi
ragionevolmente possibili tenendo in considerazione i costi,
la tecnologia, i benefici per salute pubblica ed altri fattori
sociali ed economici. Oggi, il principio ALARA è usato soprattutto
nel contesto della protezione dalle radiazioni ionizzanti, dove i
limiti non sono stabiliti sulla base di una soglia, ma piuttosto
di un rischio accettabile. Il principio ALARA non sembra costituire
una politica appropriata per i campi elettromagnetici, data l'assenza di
qualunque valore di rischio atteso a bassi livelli di esposizione.