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Domande e risposte sull'INQUINAMENTO DA |
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHEIstituto di Fisica Applicata
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Curatore:
Daniele Andreuccetti, IFAC-CNR, Firenze Versione: 4.0 Ultimo aggiornamento: 26/04/2011 |
Campo gravitazionale | Campo elettrico | Campo magnetico | |
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È generato da | qualunque oggetto dotato di massa | qualunque oggetto dotato di carica elettrica | qualunque conduttore percorso da corrente elettrica |
È una regione di spazio nella quale si manifestano forze che agiscono su | altri oggetti dotati di massa | altri oggetti dotati di carica elettrica | altri conduttori percorsi da corrente elettrica |
millitesla | mT | un millesimo di tesla |
microtesla | µT | un milionesimo di tesla |
nanotesla | nT | un miliardesimo di tesla |
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indurre) correnti elettriche all'interno degli oggetti conduttori esposti, come per esempio un organismo umano.
campo magnetico a bassissima frequenza? In questo documento utilizziamo tale denominazione per indicare il campo magnetico a 50 Hz emesso dagli impianti, dai sistemi e dagli apparati connessi con la produzione, la trasmissione, la distribuzione e l'utilizzo dell'energia elettrica.
La grande diffidenza che si riscontra nell'opinione pubblica nei confronti delle sorgenti di campo magnetico a bassissima frequenza nasce soprattutto dal notevole divario (vedi figura) che esiste tra le prescrizioni degli standard di sicurezza, che ammettono esposizioni continuative fino a livelli di centinaia di microtesla, e le risultanze degli studi epidemiologici, dai quali emerge una possibile correlazione tra esposizioni croniche anche a bassi livelli (superiori ad una soglia indicativa di circa 0,4 µT) e rischio di insorgenza di leucemia infantile. | ![]() |
sul campo magnetico a bassissima frequenza ed i suoi effetti ci sono solo tanti dubbi. In realtà ci sono diverse conoscenze acquisite ed alcuni dubbi. Tra le prime:
Istituzione | Norma | Valori |
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ICNIRP | Interim guidelines on limits of exposure to 50/60 Hz electric and magnetic fields | 100 µT |
Consiglio Europeo | Raccomndazione del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz | |
DPCM 8 luglio 2003 | Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti | Limite di esposizione: 100 µT Valore di attenzione: 10 µT per esposizioni oltre quattro ore al giorno Obiettivo di qualità: 3 µT per i nuovi insediamenti o impianti |
acuti, che hanno luogo a livelli di intensità relativamente alti.
As Low As Reasonably Achievable), in base al quale si dovrebbero fissare i limiti al più basso livello ragionevolmente ottenibile. In termini operativi, questo significa che, se dell'agente da cui ci vogliamo difendere se ne può fare a meno, allora il limite di sicurezza deve essere posto a zero. Se l'agente incriminato (materiale, tecnologia, processo industriale, grandezza fisica) ha una insostituibile utilità sociale, allora si dovrebbe innanzitutto costruire una curva che riporta il
costo socialein funzione del limite di sicurezza: ad alti valori di questo, la curva risulterà crescente col limite stesso, a causa del costo sociale connesso con le conseguenze delle esposizioni; ai bassi valori essa crescerà al diminuire del limite, a causa del costo sociale connesso con la difficoltà o l'impossibilità ad utilizzare l'agente incriminato, che abbiamo supposto avere una utilità insostituibile; se la curva presenta un punto di minimo, quello è il valore ideale del limite di sicurezza. Come si capisce facilmente, un approccio del genere, quantunque soddisfacente dal punto di vista concettuale, è inapplicabile in pratica nella quasi totalità delle situazioni reali ed è pertanto necessario ricorrere a procedimenti diversi. L'approccio utilizzato per i campi elettromagnetici è il seguente.
tetto massimo) di volta in volta compatibili con le varie applicazioni.
criteri di Hillsulla base dei quali si giudica della qualità di uno studio epidemiologico e che prendono appunto in considerazione la significatività statistica, la consistenza tra studi diversi, l'esistenza di una relazione dose/risposta, l'evidenza di laboratorio (esperimenti in vitro ed in vivo) e la plausibilità biologica.
acuti(detti anche effetti di
alto livello) sono caratterizzati dall'essere immediati ed oggettivi:
fosfeni) o tattile (sensazione di pizzicore); a livelli via via più elevati le correnti indotte possono causare contrazioni muscolari, extrasistole cardiache, fibrillazione ventricolare, sensazione di calore.
Effetti acuti del campo magnetico a bassissima frequenza e normative | ||
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Effetto | Campo magnetico | Densità di corrente |
riscaldamento dei tessuti (0,4 W/kg) |
1.600.000 µT | 10.000 mA/m2 |
induzione di extrasistole (rischio di fibrillazione) |
130.000 µT | 800 mA/m2 |
percezione sensoriale, magnetofosfeni |
16.000 µT | 100 mA/m2 |
prestandard CENELEC per lavoratori |
1.600 µT | 10 mA/m2 |
prestandard CENELEC per popolazione |
640 µT | 4 mA/m2 |
linee guida ICNIRP per lavoratori |
500 µT | 3 mA/m2 |
rumore elettrofisiologico | 160 µT | 1 mA/m2 |
linee guida ICNIRP per popolazione normativa italiana |
100 µT | 0,6 mA/m2 |
metabolismo basale) ammonta a circa 1,2 W/kg. Si tenga anche conto che il calore prodotto dall'esposizione al campo magnetico è direttamente proporzionale al quadrato dell'intensità del campo.
dosimetriala disciplina che si occupa di stabilire le relazioni tra campo magnetico esterno e densità di corrente indotta. Tali relazioni sono state oggetto di indagini accurate a partire dai primi anni novanta. La densità di corrente indotta è proporzionale alle intensità del campo magnetico ed alla frequenza. La costante di proporzionalità dipende dalle condizioni di esposizione, dalla localizzazione dell'organo interessato e dalle sue proprietà dielettriche.
caso-controllo), uno costituito da individui affetti dalla patologia su cui si vuole indagare, l'altro da individui sani che per ogni altra caratteristica (sesso, età condizioni socioeconomiche e così via) risultano confrontabili con gli individui del primo campione. Dalla elaborazione dei dati dell'indagine viene ricavato un parametro, detto
rischio relativo(
odds ratio), che indica quanto l'esposizione al campo magnetico renda eventualmente più probabile l'insorgenza della patologia esaminata.
profilo lateraledel campo magnetico a bassissima frequenza prodotto al suolo da un elettrodotto 380 kV doppia terna da 2000 MW (1500 A), a partire dall'asse della linea fino a 100 m di distanza, con altezza minima dei conduttori dal suolo di 11,34 m (normativa italiana DMLP 16 gennaio 1991).
split phaseso delle linee compatte, che oltretutto consentono anche di ridurre l'impatto paesaggistico dell'elettrodotto. In Italia, l'ENEL ha sperimentato ampiamente tali soluzioni e, conoscendone a fondo vantaggi e limiti, è in grado di valutare caso per caso l'applicabilità nelle situazioni reali.
fondo ambientale, nel quale confluiscono tanto le sorgenti poste all'esterno dell'appartamento (linee elettriche aeree ed interrate, elettrodomestici in appartamenti contigui) quanto quelle interne non immediatamente localizzabili (per esempio il cablaggio nelle pareti).